Il 24 novembre 2024 le elezioni rumene sono state invalidate e annullate dalla Corte costituzionale. Sono state riscontrate irregolarità riguardo all’origine dei fondi utilizzati per promuovere la campagna di Călin Georgescu, candidato di estrema destra filo-russo, vincitore a sorpresa al primo turno.
Documenti declassificati evidenziano il coinvolgimento della Russia nella manipolazione elettorale; ha assunto molte forme:
- Una società fittizia aveva creato 5 000 falsi account di supporto su TikTok.
- I post di Georgescu sono diventati virali grazie a finanziamenti loschi.
- Gli influencer sono stati utilizzati pagandoli con i fondi del conto della campagna.
- Sono stati utilizzati manifesti elettorali senza uno sponsor identificato.
- Si sono verificati attacchi informatici contro il processo elettorale.
Le elezioni presidenziali si terranno nuovamente nel maggio 2025. Călin Georgescu e Diana Șoșoacă, un’altra candidata di estrema destra, sono stati esclusi.
L’Assemblada Occitana accoglie con favore le decisioni della Corte costituzionale rumena. Si tratta di decisioni coraggiose ed esemplari.
Una democrazia forte deve essere intransigente di fronte a qualsiasi irregolarità o tentativo di ingerenza straniera, qualunque esso sia. La democrazia degli Stati Uniti avrebbe dovuto già invalidare, prima del 2024, la candidatura di Donald Trump per tradimento e tentato colpo di Stato.
Ecco perché non dobbiamo accettare tutto in nome della democrazia e della libertà di espressione.
Non dobbiamo accettare che vengano proposti candidati estremisti, pericolosi e antidemocratici.
Non dobbiamo permettere che i media diventino piattaforme per l’esposizione di ideologie mortali come quelle dell’estrema destra, perché promuovono l’odio e l’esclusione.
Se vogliamo salvare la tolleranza, la libertà e la democrazia, non dobbiamo tollerare l’intolleranza.