29.04.2025
Fòto: APB11

Stop ai lavori sull’autostrada A69: una decisione giusta ma tardiva

Il 27 febbraio 2025, i lavori sull’autostrada A69 in Linguadoca sono stati sospesi dopo che il tribunale amministrativo di Tolosa ha annullato le autorizzazioni ambientali.

L’Assemblada Occitana accoglie con favore questa decisione e la ritiene giusta. Ricordiamo che il progetto A69 compromette gravemente l’ambiente e la biodiversità; non apporta nessun beneficio alla popolazione locale delle zone interessate, che peraltro è in larga parte contraria.

Ci dispiace tuttavia che la sentenza sia stata pronunciata così tardivamente. Ha dato ai promotori del progetto il tempo di procedere con i lavori e causare danni sufficienti:

  • 820 persone sono già state espropriate.
  • Le aziende agricole sono già tagliate in due dal percorso della A69.
  • La vegetazione è già completamente distrutta.
  • La falda freatica è già gravemente compromessa.

Le aziende coinvolte deplorano inoltre di aver già investito 300 milioni di euro sui 450 milioni previsti e di aver completato il 55% dei movimenti terra e il 70% delle strutture ingegneristiche. Migliaia di lavoratori temporanei sono stati licenziati.

Chi sono i colpevoli di questa situazione?

Senza dubbio sono i promotori del progetto; e in particolare il gruppo Pierre Fabre, che ne è l’ideatore e che ha fatto pressioni sui decisori pubblici, sia locali che statali, affinché l’autostrada venisse dichiarata di pubblica utilità.

Colpevoli sono anche i decisori politici che hanno sostenuto incondizionatamente il progetto, nonostante gli avvertimenti di numerose organizzazioni ambientaliste e personalità scientifiche; e anche, nonostante l’opinione della popolazione locale, il 60% della quale respinge il progetto.

Infine, sono colpevoli i magistrati che hanno respinto tutti i ricorsi delle associazioni contrarie al progetto; quelli giudici hanno quindi convalidato le autorizzazioni ambientali che hanno permesso la realizzazione di questo progetto ecocida.

Tuttavia, anche se è tardi, fermare i lavori resta una vittoria per l’ambiente. Proseguire i lavori e completare l’autostrada avrebbe conseguenze catastrofiche per la natura.

Ma la battaglia non è finita. Il 24 marzo lo Stato francese ha annunciato di aver presentato ricorso contro la decisione del tribunale amministrativo di Tolosa. Inoltre, alcuni deputati e senatori favorevoli all’autostrada stanno parlando di presentare un disegno di legge per aggirare la sentenza della giustizia.

Questo irrigidimento dello Stato centralista francese costituisce una deriva autoritaria inaccettabile.

Foto: APB11

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *