Il 9 giugno, in seguito alla vittoria dell’estrema destra francese alle elezioni europee del 2024, Emmanuel Macron ha sciolto l’Assemblea nazionale dello Stato francese, provocando l’organizzazione di elezioni legislative anticipate e il rischio di un possibile arrivo al potere del Rassemblement National.
Emmanuel Macron è interamente responsabile di questa situazione: a causa delle sue politiche antisociali e antiecologiche, a causa del suo atteggiamento arrogante nei confronti delle classi lavoratrici e a causa della putrefazione del dibattito pubblico a favore di idee di estrema destra.
Nel dibattito mediatico francese, il governo macronista e i media mainstream stanno cercando di diffondere l’equazione «estrema sinistra = estrema destra». In realtà, le due forze non hanno nulla in comune: la prima si batte per l’uguaglianza e l’equità, mentre la seconda promuove l’esclusione e la supremazia.
Nella nuova campagna elettorale, infatti, stanno emergendo tre categorie di forze politiche.
- Le forze amiche della causa occitana, incarnate dal Partit Occitan e dalle alleanze in cui appare.
- Le forze democratiche ostili alla causa occitana, che vanno dai vari partiti di sinistra alla destra parlamentare (Front populaire, Renaissance, destra anti-Ciotti).
- Le forze antidemocratiche incarnate dai partiti di estrema destra (RN, Reconquête, destra ciottista).
L’Assemblada Occitana sarebbe stata tentata di appoggiare il Front populaire se non fosse stato affettato per alcune personalità antidemocratiche, e anche per alcune persone che hanno fatto dichiarazioni ambigue sulla questione dell’antisemitismo.
Inoltre, nel Front populaire, EELV (ecologisti) e PCF (comunisti) hanno abbandonato gli occitanisti e il movimento Regioni e Popoli Solidari. Questi elementi dimostrano che il nuovo Front populaire non è un movimento favorevole alla causa occitana.
L’Assemblada Occitana sostiene le candidature del Partit Occitan in via prioritaria nelle circoscrizioni in cui sono presenti e, in generale, chiede che l’estrema destra venga bloccata.
Foto: Erik (HASH) Hersman