Il 3 marzo, France 2 ha trasmesso il nuovo film televisivo Olímpia de Gojas (Olympe de Gouges), una donna nella Rivoluzione. L’Assemblada Occitana denuncia un film endofobico e antioccitano.
L’endofobia è il rifiuto di ogni diversità e differenza interna ad una società intesa e pensata come unitaria e uniforme. In particolare, ciò implica il rifiuto di una lingua o di un accento locale che vada oltre la norma sociale francese.
Olímpia de Gojas era di Montalban (Montauban), parlava l’occitano linguadociano; e quando parlava francese aveva l’accento occitano. Ma, nel film TV, il suo personaggio parla in francese standardizzato senza accento.
Julie Gayet, co-regista e attrice protagonista del film TV, ha spiegato che «il desiderio di mostrare la sua universalità ha fatto sì che [hanno] eliminato ciò che rischiava di apparire pittoresco». Quando fa simili affermazioni, Julie Gayet non è degna di rappresentare un’eroina occitana considerata una delle pioniere del femminismo.
La negazione dell’occitanità di Olímpia de Gojas rientra nella volontà di rendere invisibile la lingua e il popolo occitano. Dimostra quella malsana incapacità del cinema francese di concepire che il personaggio principale di un film possa parlare occitano o averne l’accento.
Al contrario, l’accento occitano è riservato a comparse o ruoli secondari che generalmente rappresentano personaggi mediocri, ignoranti, codardi e furbi. I film Jean de Florette e Manon delle Sorgenti, di Claude Berri (1986), ne sono esempi emblematici.