Il movimento Assemblada Occitana rileva ancora una volta, senza sorpresa, che lo Stato francese sta bloccando la promozione della lingua occitana e di altre lingue minoritarie. Il Consiglio Costituzionale francese ha appena mutilato la legge Molac, che mira a difendere le lingue minoritarie.
Il Consiglio Costituzionale francese censura due punti della legge Molac.
- Vieta l’insegnamento immersivo nella lingua occitana nelle scuole pubbliche.
- Vieta la registrazione ufficiale di nomi occitani di persona con segni diacritici sconosciuti in francese (á í ó ò ú n·h s·h).
Il Consiglio Costituzionale usa l’articolo 2 della costituzione francese come pretesto, che afferma che “La lingua della Repubblica è il francese”.
Si tratta infatti di un attacco alla nostra lingua occitana e alla nostra libertà di utilizzarla negli spazi pubblici. L’occitano si trova già in una posizione estremamente fragile e ora lo Stato francese sta aggravando la sua fragilità imponendo un’interpretazione sempre più restrittiva della costituzione.
In realtà, l’articolo 2 della costituzione potrebbe ricevere un’interpretazione più aperta e logica che autorizzerebbe l’uso delle lingue minoritarie, come credono molti giuristi. Ma l’apparato dello Stato francese impone un’interpretazione liberticida, linguicida ed etnocida che va contro i diritti umani e la diversità culturale.
La legge Molac è ora mutilata ma non completamente demolita. Mantiene importanti misure che potrebbero consentire alcuni progressi modesti:
- Incoraggia un’offerta di istruzione occitana facoltativa nelle scuole pubbliche (ma non è un insegnamento immersivo).
- Fornisce assistenza quando un bambino va in una scuola con classi occitane che si trova al di fuori del suo comune.
- Incoraggia le iscrizioni pubbliche e visibili in occitano.
Tuttavia, sappiamo bene che lo Stato francese farà di tutto per frenare l’applicazione di quella legge, anche nella sua versione mutilata.
Per il movimento Assemblada Occitana è chiaro che le mobilitazioni dovranno continuare.
- Sosteniamo le proteste pro-Molac che si svolgono in diverse città il 29 maggio 2021.
- Sosteniamo il coraggioso deputato bretone Paul Molac, che annuncia che proporrà una riforma della costituzione per porre fine ai blocchi perpetui.
- Confermiamo che quell’assurdo blocco proveniente dallo Stato francese accentua l’etnocidio in corso: legittima completamente la volontà di rompere con lo Stato francese. L’indipendenza politica dell’Occitania — dalle Alpi all’Atlantico — è un obiettivo sempre più necessario per il nostro popolo occitano di avere il diritto di convivere con la sua lingua, cultura e personalità.