L’ondata di dimissioni dei sindaci
Mentre si avvicinano le elezioni comunali del 2020, la funzione di sindaco è l’oggetto di polemiche da due anni.
Infatti, in agosto del 2018, l’Agenzia France Presse (AFP) ha realizzato un’inchiesta proveniente dei dati del Repertorio Nazionale degli Eletti (RNE). Quela ha concluso a “un’ondata inedito di dimissioni” dei sindaci. Si rivelava quidi che:
- Nel 2018, avevano già dimissionato 1021 sindaci a due anni della fine del loro mandato, cioè 55% di più che nella legislatura prima (2008-2014). La cifra non teneva conto delle dimissioni automatiche dovute al mancato accumulo dei mandati. Da parte sua, l’Associazione dei Sindaci di Francia e dei Presidenti delle Intercomunalità (AMF in francese) ha parlato di 500 dimissioni.
- La metà degli edili al posto avevano annunciato che non si volevano ricandidare nel 2020.
- In 87% dei casi, quela ecatombe toccava comuni rurali di meno di 2000 abitanti e la tendenza si era molto accelerata sotto la presidenza di Emmanuel Macro.

La premsa, que publiquèc aquela enquista, evoquèc coma rason un fenomèn d’usura e lo malaise dels cònsols màgers fàcia a la pesantor creissenta e constrenhenta de la foncion. En respòsta, lo Ministèri de l’Interior de l’estat francés minimizèc lo fenomèn e mai lo negèc.
Per fin d’analisar mielhs lo problèma, la delegacion a las collectivitats territorialas e a la descentralizacion, dintre l’Assemblada Nacionala de l’estat francés, enchargèc las deputaas Catherine Kamowki (LREM) e Valérie Lacroute (LR) de menar un estudi. Per aquò faire, organizèron una consulta en forma de questionari en linha pròche los cònsols màgers en foncion. Reculhèron 2500 respòstas aperaquí.